Come Assistente Virtuale e come donna che lavora sul web, ho l’onore di proporre oggi l’intervista fatta a Paola Devescovi.

Paola Devescovi è una professionista completa e poliedrica. E’ un’imprenditrice digitale e nello specifico: una Digital Business Coach, perché nel suo coaching c’è sia la consulenza che la formazione.

Per 26 anni Paola è stata una brillante interprete di conferenza, soprattutto in ambito medico. E’ un lavoro che ha amato tantissimo e nel quale si è saputa distinguere:  ha avuto clienti importanti ed ha formato altre interpreti. La conoscenza delle lingue l’ha portata ad avere un occhio sul mondo e ad essere un ponte tra le realtà estere e l’Italia.

E’ sempre stata una libera professionista. La libertà ha caratterizzato le sue scelte lavorative.

Motivazioni familiari ed una certa crisi del settore hanno portato Paola Devescovi fin dal 2009 ad intraprendere la strada della consulenza e dello sviluppo del business.

Ha iniziato a creare i propri corsi online; si è formata come consulente anche attraverso un Master per Consulenti di PMI.  E nel corso degli anni è diventata una Linkedin specialist.  Il suo lavoro di consulenza riguarda sia chi vuole iniziare a gestire un business online, sia chi vuole far conoscere la propria attività. Infatti il suo focus è sul Personal Brand.

Nel corso di questi anni ha sviluppato 3 modelli di business diversi: in passato il progetto della App MyAmbrogio, poi il suo business come Digital Coach e di recente ha ideato, con una sua socia, un progetto in cui crede molto, quello di VAAcademy.

Ho chiesto a Paola Devescovi:

  • Com’è fare business online per una donna? Ti sei dovuta confrontare con delle particolari difficoltà?

” Il mondo online ha dato a noi donne tante possibilità, innanzitutto il fatto di poterci mettere in proprio con una maggiore facilità. Come con le altre attività ci sono certamente le incognite. La possibilità però è quella di potere avviare un business a costi più ridotti. Inoltre il lavoro sul web permette a noi donne di realizzare un maggior bilanciamento tra vita professionale e vita personale. Internet ci permette di formarci tantissimo, pur rimanendo a casa, tramite corsi e materiale online.

Non ho avuto particolari difficoltà per fortuna nel costruire il mio business online. Ed è per questo che, con il mio libro: 50+.com ho voluto condividere con le donne l’esperienza di rimettersi in gioco e reinventarsi a 50 anni. Certo, la figura del Coach all’inizio non veniva compresa benissimo in Italia. Molti si sono improvvisati come Coach. Ora che esiste anche la International Coaching Federation questa figura viene recepita in maniera più consona.

Per quanto riguarda il fare business come donna, penso che per troppo tempo le donne abbiano voluto emulare il modo di fare business degli uomini. Al contrario credo che la donna debba portare nel business le sue caratteristiche femminili! Siamo intuitive, siamo empatiche, in inglese si dice:  caring. Ed io sono contenta di poter esprimere queste caratteristiche nel mio modo di fare coaching”.

  •  C’è un modello di imprenditrice o di donna nel mondo del lavoro o anche in un altro settore a cui ti ispiri o che comunque segui con più interesse?

“Mi piace moltissimo Marie Forleo. Trovo che incarni davvero la femminilità nel suo modo di essere imprenditrice. E’ dinamica, creativa ed ha investito tanto su stessa e si è saputa reinventare. L’umorismo fa parte del Suo Brand.

Mi piace molto anche Amy Porterfield. E’ precisa e meticolosa ed apprezzo la sua organizzazione. Sia Amy Porterfield, che Marie Forleo sono due imprenditrici online; e mi piace sottolineare online, perché questo è il genere di vita che ho scelto per me. Sono donne che hanno saputo costruire un loro business senza trascurare altri aspetti importanti della vita.

Quando ho iniziato la mia carriera di interprete, l’ho fatto grazie ad una delle prime interpreti professioniste in Italia: Maria Gianna Fiorì, che oggi ha 96 anni. Diceva sempre che imparava molto da noi, che pure eravamo più giovani. E da lei ho appreso anche che fino alla fine della vita non si deve mai smettere di imparare”.

  • Quali sono state le tue esperienze di sinergia e collaborazione in rete con altre donne?

“Ti posso parlare di due esperienze molto positive. Una è quella con Silvana Cinus, la mia socia in VAAcademy.  Abbiamo collaborato sul mercato libero ed avuto un’esperienza di network marketing insieme, che io poi ho lasciato, e che Silvana ha continuato. Siamo due personalità diverse, ma complementari.

E questo è il mio consiglio: quando si collabora è bene trovare qualcuno con dei talenti e delle competenze diverse, che si integrino bene. Penso che personalità complementari possano lavorare meglio insieme, rispetto a caratteri simili.

Inoltre, quando si inizia una collaborazione è meglio mettere bene in chiaro i compiti di ciascuno. Ed altri ingredienti fondamentali sono: la trasparenza, l’onesta e la comunicazione.

Un’altra collaborazione di cui voglio parlarti è quella con Jo Anne White di Poweryourlife NetworkPower Your Life Network

Power your Life University è costituita da professionisti che si occupano dello sviluppo personale.  Jo Anne White è una grande Coach,con una grande esperienza, una donna molto profonda. Ed io la supporto dal punto di vista tecnologico, perché pur essendo una donna molto curiosa, ha qualche resistenza per la tecnologia e preferisce appoggiarsi a me per questo. Io sono uno dei contributors della Power Your Life University ed al momento stiamo mettendo su la piattaforma per ospitare i vari corsi e preparando le interviste ai vari professionisti “.

  • Possiamo fare un confronto tra l’esperienza di imprenditrice online in Italia e le esperienze di altre donne all’estero?

” Rispetto all’estero vedo che c’è ancora in Italia una certa cautela online. Lavorare da casa talvolta non viene ancora recepito come un’ attività seria. All’estero è diverso.

Quando ho iniziato con il blog tanti anni fa, nel Regno Unito e negli Stati Uniti c’erano già molte donne che lavoravano online e da casa ed il loro lavoro veniva già percepito come professionale e serio.

Inoltre penso che in Italia la burocrazia tenda a rendere le cose più complicate, per quanto riguarda la creazione di un’attività. All’estero è diverso, sia per quanto riguarda l’apertura della partita Iva, che per la creazione di una Srl, con meno costi e meno vincoli.

Ma le cose stanno cambiando nei confronti dei lavori online in Italia. E’ importante che il Sole 24 ore abbia reso noto questo fenomeno dei Nomadi digitali, che in Italia in un imminente futuro saranno più di un milione“.

Ringrazio Paola Devescovi per questa intervista e per tutti gli spunti interessanti che ci ha dato.

Trovate Paola Devescovi anche sul sito: http://www.projectprosperity.com/

Paola aveva iniziato diversi anni fa con un blog in inglese, in cui parlava di prosperità nella vita a 360° e poi da quel progetto iniziale ed embrionale si è sviluppato Project Prosperity, sito bilingue dove potete leggere il suo blog ed ascoltare il suo podcast in italiano ed inglese.