Mercati esteri: croce e  delizia delle aziende italiane! E’ proprio di questi giorni la notizia che il mercato Usa cerca e cercherà sempre di più il prodotto italiano di fascia media alta, in vari settori: da quello alimentare, alla moda, agli accessori, all’arredamento.

Sui marketplaces d’altra parte si parlano sempre più lingue straniere ed i venditori sono costantemente sollecitati a non limitarsi a vendere in Italia, per estendere all’estero la propria Brand awareness  e per incrementare le vendite.

L’importanza della comunicazione: le lingue straniere

Uno scenario davvero interessante! Ma una volta che si riesce a capire il mercato estero, che si pianifica una strategia internazionale, che arrivano i primi clienti, sappiamo comunicare con loro?Attenzione, non parlo di “riuscire a capirsi”, parlo di comunicare.

Possiamo ancora al giorno d’oggi, come aziende e come professionisti, accontentarci del “Survival English”? Possiamo ancora non renderci conto che molti Francesi non amano affatto esprimersi in Inglese? Possiamo ancora presentare documenti importanti di lavoro all’estero, tradotti in maniera maccheronica? La risposta è: decisamente no. Si parla di essere competitivi, di Eccellenza, di Customer Experience indimenticabile. Un Business Plan scritto male rappresenta male la nostra azienda, la nostra startup, la nostra attività; un team di assistenza clienti che non parla perfettamente, per lo meno l’inglese, trasmette un’immagine non adeguata della nostra ditta. Un sito internet tradotto in maniera approssimativa nelle varie lingue stranierenon dà una bella impressione all’utente.

Lingua inglese….questa sconosciuta

Si è convinti, in effetti, di cavarsela almeno con l’inglese! Purtroppo scrivere di saperlo sul CV è un conto ed utilizzarlo all’atto pratico, soprattutto se ci dobbiamo confrontare con linguaggi tecnici, è un altro. Mi ricorderò sempre di una selezione in particolare che ho tenuto, in qualità di Responsabile Vendite e Marketing, per una ditta d’arredamento italiana. Era finalizzata al reclutamento di figure di supporto prima di una fiera in Italia di risonanza internazionale. Il colloquio in inglese non ha solo sfoltito, ma ridotto drasticamente la rosa dei candidati! Mi è anche capitato per lavoro di entrare in contatto, ad esempio, con strutture turistiche di lusso. L’autoresponder, quando si scrive loro una mail, è spesso impostato nelle varie lingue straniere. Peccato che non manchino gli orrori grammaticali! L’idea di lusso dovrebbe andare a braccetto con la perfezione. Ed un testo sgrammaticato dà già l’idea che l’attenzione al dettaglio non sia poi così alta! 

L’importanza di integrare le lingue straniere in un business vincente

Sì lo so: non si può pretendere di fare tutto o di essere degli esperti a 360 gradi! E’ questo il momento in cui è importante delegare.

Le lingue devono essere considerate come parte integrante di un business di successo! A volte si cerca di far fronte all’esigenza di comunicare in altre lingue, utilizzando le proprie conoscenze di base! Soprattutto se le comunicazioni con i clienti stranieri non sono costanti, si pensa che non convenga investire in collaboratori poliglotti.

Esiste però la possibilità di rivolgersi a chi conosce le lingue, solo quando ve ne è effettivamente bisogno. E così con poco sforzo e con un minimo investimento, si riesce ad ottenere un risultato eccellente, che eleverà il nostro business ad un livello di gran lunga superiore!